La nascita di Selinunte greca
Prefazione
La Sicilia è stata fatta grande con piccole e grandicose da tutte le
popolazioni che la conquistarono perché,trovandosi al centro del Mediterraneo,
era terra di approdo e di scambio commerciale. Romani,Greci, Arabi,
Normanni,Svevi,Aragonesi e poi Spagnoli e Borboni. Soltanto con gli Angioini i
Siciliani si sono ribellati e, con la rivolta dei "Vespri", sono stati sconfitti
e cacciati per farvi ritornare gli Aragonesi. Garibaldi, che si dice eroe dei
due mondi, sbarcò in Sicilia per unificare il regno delle Due Sicilie al regno
d'Italia. Il racconto "lu Bummularu” che mi accingo a scrivere è ambientato
durante il glorioso periodo greco a Selinunte e racconta di una piccola cosa che
è rimasta in uso fino agli anni ‘60. Ogni famiglia lo usava durante la
vendemmia, la raccolta delle olive e per tutte quelle volte che si andava in
campagna a lavorare o per divertimento. Tutti conosciamo le grandi cose che
hanno fatto i Greci in Sicilia, ma non tutti sanno cos'è lu bummulu, dalla
parola greca bombùlion che vuol dire vaso, ma che i siciliani chiamiamo ancora
con questo nome, un piccolo contenitore usato per mantenere fresca l'acqua e il
vino e che, grazie ad alcuni artigiani, viene ancora oggi creato nei famosi
stazzuna dove si lavora l'argilla per creare vasi, tegole, grondaie, giare e
naturalmente bummuli per gli amanti delle cose tradizionali di antiche
generazioni.
Commenti
Posta un commento