Recensione



RECENSIONE 

di Francesca Ghiribelli

Un libro particolare per la sua natura dialettale, visto che oggi si pubblicano sempre meno volumi che riportano dialetti italiani. La sua particolarità sta nel fatto di riuscire a introdurre ogni capitolo con una poesia in dialetto siciliano e in italiano, è una peculiarità simpatica e che risulta d’impatto al lettore per la sua natura breve. Un modo per farlo riavvicinare ai dialetti italiani in una storia che si divide fra racconto, poesia e romanzo. Altra suggestiva caratteristica sono le illustrazioni nitide e dinamiche inserite nel corso della narrazione. “Lu Bummularu racconta Selinos” ha un’ambientazione nel felice periodo dell’antica Grecia nel 628 a.C. a Selinunte. Protagonista della storia è un oggetto realizzato da un giovane artigiano di nome Obelius. Un oggetto tramandato fino agli anni Sessanta. Lu  Bummulu prende origine dal greco “bombùlion” che significa vaso. Sarebbe quindi il racconto della creazione di un semplice contenitore per mantenere freschi acqua e vino.

Un viaggio in mare dalla Grecia alla Sicilia, dove Obelius con la sua famiglia e altri Megaresi daranno vita a una nuova colonia con il nome Selinos. Questo nome è dovuto all’odore di sedano che si sente quando si arriva sul posto. Un racconto romanzato che descrive il sogno di realizzare una nuova polis agricola-commerciale grazie all’unione della forza di tutti in aiuto della comunità. Un libro che rispolvera la bellezza della Grecia antica informando sull’invenzione di un oggetto, a volte rimasto trascurato, incuriosendo fra dialetti e importanti obiettivi sociali e umani.  Un libro perfetto per imparare l'italiano e allo stesso tempo cultura e tradizione siciliana tramandata dai greci. llora cosa aspetti a comprarlo e a regalarne una copia ad un amico? 

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